Ferma l’uso di droni israeliani contro i migranti

La petizione

A: La commissaria europea Adina Valean, commissario europeo Virginijus Sinkevicius, commissario europeo Yiva Johansson

Egregio Signore/a,

A partire dal novembre 2018, l’EMSA (Agenzia Europea per la sicurezza marittima), tramite la società portoghese CeiiA, ha noleggiato due droni Hermes 900, i cosiddetti “droni killer”, prodotti dalla maggiore industria bellica israeliana, la Elbit System. Secondo quanto prevede il contratto di leasing della durata di due anni per un valore di 59 milioni di euro, questi droni vengono principalmente utilizzati in applicazione delle politiche dell’UE relative alla repressione dell’immigrazione. Gli esperti condannano questo passaggio ad un controllo di tipo aereo come una mossa che elimina qualsiasi responsabilità nel salvataggio delle vite umane. Ciò che è peggio, è che i droni killer della Elbit aiutano Frontex e le autorità nazionali della Grecia, paese in cui migranti e rifugiati sono stati attaccati in mare con dei proiettili veri.

La Elbit System sviluppa i suoi droni assieme all’esercito israeliano e promuove la propria tecnologia come testata sul campo, cioè sul popolo palestinese. La Elbit fornisce l’85% dei droni utilizzati da Israele nei suoi ripetuti attacchi militari e nell’ininterrotto e disumano assedio su Gaza. I droni Hermes sono stati usati per uccidere i quattro bambini che giocavano in spiaggia nel corso dell’attacco israeliano su Gaza del 2014.

Questi droni sono in grado di uccidere ma non sono in grado di salvare delle vite.

Chiedo dunque:

  • Che EMSA smetta di utilizzare questi droni e che il contratto di noleggio stipulato tra EMSA ed Elbit non venga più rinnovato
  • Che nostre autorità nazionali non richiedano l’utilizzo di questi droni nel loro spazio aereo
  • Che l’Unione Europea non spenda i soldi dell’erario pubblico per finanziare l’industria militare israeliana; che utilizzi invece i propri fondi non per la militarizzazione dei confini e del mare, ma per la protezione dei diritti umani di tutti.

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